…fanno 35, che faccio, lascio?

e lascia pure, tanto col tempo come col salumiere non si ragiona.
tu cerchi sempre di essere preciso, ci sono giorni in cui vuoi il pezzo in offerta e altri in cui vuoi strafare e straviziarti con quello di colonnata, ma di norma vorresti poter scegliere quanto averne
e invece non puoi mai esser certo di quanto grasso finisce sul piatto della bilancia, nè se la bilancia dice il vero
non so dire se il tempo possa essere considerato un salumiere disonesto, sicuramente è implacabile
accidenti come affetta bene, sottile il dolce prosciutto dell’infanzia, poi più spesso e a rapidissime fette ovali il salame degli anni migliori
quando sei pronto per la coppa di testa lui sa bene che la precisa affettatrice si rovinerebbe e passa al coltellaccio
ma quanto sono gustose anche quelle grosse fette irregolari che si sfaldano solo a guardarle…

il tempo taglia spessori infinitesimi tendenti ad un prospettico infinito, senza sosta consuma una scorta interminabile di maiali di ogni forma e qualità
non posso affermare di aver mangiato 35 anni sempre DOP ma ricordo bene che i giorni migliori sono stati quelli consumati in compagnia, che le mie parti migliori sono state insaporite dalla spezia dei buoni amici

per cui grazie a tutti voi che vi siete ricordati di me, magari significa che almeno una fetta di quel porco che sono l’avete gradita
farò del mio meglio per stagionare quel che resta, che chi ne assaggerà la fine non ne rimanga deluso

– ora serviamo il numero 42… quarantadue? quarantadue?!
– eccomi, mi scusi, un etto e mezzo di fettine di culo, tagliate sottili grazie
– altro?
…..altro

…ti odio…

ti odio quando non rispetti la fila
ti odio quando sei prepotente
ti odio quando pensi di avere la verità in tasca
ti odio quando non mi rispetti
quando consapevolmente o meno fai male alle persone che amo
quando giudichi
quando offendi
ti odio quando sei il più furbo
ti odio quando sei violento
ti odio quando sei stupido, ignorante, ottuso
ti odio quando ti rifiuti di capire
quando ti rifiuti di imparare cose nuove
quando rimani arroccato nelle tue idee
quando non rispetti le mie idee
ti odio quando mi costringi
ti odio quando vuoi che sia come vuoi tu
ti odio quando solo tu sei su e tutti gli altri sotto

se ti riconosci in questa descrizione stanne certo: ti odio.
ti odio sommamente e assolutissimamente
e sopra ogni altra cosa ti odio per farmi provare questo odio che mi consuma
ti odio per il desiderio che ho di stringerti la gola e farti tacere per sempre

ma sono un vile e l’avrai vinta anche ‘stavolta
sono un vile e ti odio per avermelo fatto capire

…solitudini sociali…

Questo è, secondo Google, lo stato attuale del mio circolo sociale, devo pensarci su, devo capire se è un bene o un male, o un boh.
Probabilmente nel cyberspazio nessuno può sentirmi urlare ma di contro posso godere di una relativa distanza dai vampiri di dati.

Secondo Google nel cyberspazio nessuno può sentirti urlare

se siete curiosi di conoscere il vostro potete cliccare qui:

http://www.google.com/s2/u/0/search/social#socialcircle

…corollario al teorema sulla fama immortale…

ieri sera, parlando di Marilyn, ho sentito dire:

alcune dive sono come le stelle, la loro luce ci raggiunge anche molto tempo dopo che hanno smesso di brillare

frase da bacioperugina, ma con un fondo di verità.
la luce delle stelle ci raggiungere anche migliaia di anni dopo la loro morte a causa della distanza che ci separa da esse
quindi il vero problema è che per ottenere questo tipo di fama devi essere molto lontano dalle persone a cui ti rivolgi
esse non potranno mai raggiugerti, abbracciarti, capirti

se vuoi essere ricordato per sempre in questo mondo devi esistere in un altro

…amicizia è un pugno in faccia quando serve…

Bè senti…sono in fase down acuta e probabilmente vedo segni anche dove non ve ne sono affatto!

capisco, se ti può consolare è un male comune a tutta l’umanità
noi tutti vediamo segni dove non ve ne sono
semplicemente perchè i segni non esistono tout court
è la nostra mente bacata che, nel vano tentativo di ridurre tutto
alla semplicistica comprensione di cui è capace, attribuisce schemi al caos
l’universo intero non è che il risultato di un’esplosione senza scopo
e non s’è mai sentito di una bomba che abbia fatto del bene, bombe sexy incluse
ad ogni buon conto ti voglio bene, for what it’s worth

…piace alla gente che gli piace…

ogni tanto a facebook piace ribadire l'ovvioAh ma così è facile eh! Ora che ci penso potrei creare una pagina dal titolo “ribadire l’ovvio”
Così prima o poi facebook  mi avvertirà che “A Tizio piace ribadire l’ovvio”
Naturalmente la riga sopra a questa è in se stessa una ovvietà ribadita in quanto un qualunque primate con una percentuale di DNA più simile al Bonobo che alla Banana (non ridete, anche voi avete la metà del DNA in comune con il tenero frutto giallo, lo ha detto ieri sera Piero Angela) ci sarebbe arrivato senza ulteriori precisazioni.
Ora potrei anche continuare all’infinito precisando che ogni successiva precisazione è inutile in quanto l’affermazione immediatamente precedente era autoesplicativa.

Ovvio no?

O no?

…rifiuti alle stelle…

Io ho sempre avuto problemi a capire quel che dicono le persone. Non perchè ci senta poco, credo piuttosto di avere l’udito fino, tant’è che per me alcuni pasti sono una tortura cinese indottami dagli squasci mandibolari degli altri commensali.
Forse dipende da un problema cerebrale, una specie di malattia che mi impedisce di tradurre i suoni dandovi lo stesso senso che intendeva chi originariamente li ha emessi.
E non ridete, è un problema serio! Devo sempre parlare in presenza di testimoni che giudichino se sono io che non ho capito un ciufolo o se è l’altro che parla come se avesse preso lezioni di dizione dal bolo di mela che vive in bocca alla Monica Bellucci. Inutile aggiungere che le discussioni fra me e mia moglie seguono regolarmente il copione di “Non guardarmi non ti sento”.
Insomma, succede che dopo aver ascoltato decine di volte “Go Back to the Start” di Lily Allen mi sono reso conto che lei canta il titolo della canzone nel ritornello e non “Garbage to the Stars” come ho sempre pensato.
Mi pareva avesse comunque senso, si ok ricominciare da capo va bene, ma non siamo forse una palla di rifiuti post Big Bang appallottolata dal mitico Stercorario Cosmico e lasciata al suo destino di sollazzo per le stelle? Prima la canzone mi piaceva di più, sarà colpa della mia deformazione…

…rututumbatumtumtum!…

perchè uno dovrebbe avere da sempre il desiderio di essere un batterista rock, magari nudo nel caso, ma essere nato totalmente privo di alcun senso del ritmo?
essere destinato a silenziosi smaneggi seguendo l’esplosione sonica in cuffia, suscitando l’ilarità sciocchina degli astanti, anzichè assurgere a dio totale della grancassa

mamma mia che schifo certi giorni la vita eh…

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