…spiacente JC, non siamo tutti uguali…

controllo il router, si la mia connettività is still alive.
guardo il calendario per assicurarmi di aver letto bene, si è ancora il 21esimo secolo.

e allora perchè questa mail ci mette tanto ad arrivare? di certo mi staranno inviando informazioni preziosissime, in quantità tale da incrinare il funzionamento di un datacenter di medie dimensioni. e io, notoriamente, sono depositario della saggezza utile a gestirle.

MA NO! Dannato il mio ottimismo, la verità è sempre più semplice. Qualche sregolato genio del male ha ben pensato di inviarmi (a me e a chissà quanti altri) un solo fottuto volantino allegato in formato TIF. Più di 10 MB per una sola, orribile, inutile pagina a prevalenza di bianco.

Naturalmente caro il mio nemico, tu non conosci l’esistenza del formato JPG, il tuo separatore di orecchie non ti suggerisce che le stesse informazioni potevi scriverle nel corpo della mail, non leggi i giornali e quindi non sai che l’italia ha la banda larga quanto un cammello dopo esser passato dalla cruna dell’ago.
Nonostante questo, qualcuno ti ha raccontato che sei un uomo libero, libero di comprare tutto quello che vuoi e di farci quello che vuoi, nei semplici limiti imposti dal copyright. Sei libero di fare tutto quello che vuoi, purchè tu lo faccia come lo farebbe una scimmia ammaestrata. E allora dai a usare il computer che tanto fa tutto lui!

No caro il mio decerebrato mittente, no, tu hai un problema al computer, e il problema lo troverai facilmente, guardando nello spazio fra lo schienale della sedia e il monitor che stai guardando ora.
Per risolvere il problema è semplice, vedi le manine? Quelle appendici con 10 tentacoli, 5 dei quali raccolti attorno a un topo elettronico. si, quelle. Corri al pronto soccorso e chiedi un’amputazione d’urgenza causa cancrena.

Non hanno trovato cancrena? Oh, mi spiace. Allora il problema è più grave, magari se esiste un altro mondo ci vediamo là, eh, che dici, ti piace l’idea?

Coop Ozzano Emilia e i prezzi non esattamente “corretti”

Oggi ho fatto la spesa come al solito alla Coop di Ozzano dell’Emilia. Dovendo comprare un po’ di verdura, mi sono soffermato un po’ nel reparto apposito, dove sono scaffalate sia verdure da pesare sulle bilance (con guantino e sacchetto per capirci) che verdure pre-porzionate in confezioni da 250, 500, 1000 g etc etc.
Guardando i cartellini dei prezzi ho sentito prudere il mio senso di ragno (aka Pensiero Critico).
Infatti per tutti i tipi di verdure vengono utilizzati gli stessi cartellini dove il prezzo è indicato chiaramente di fianco alla dicitura eur/kg, che è universalmente riconosciuto come prezzo per 1 kg di prodotto no?
Mi puzzava alquanto quindi che 1 kg di “pomodori datterini non calibrati origine italia” potesse costare € 1,74. Avrebbe significato che la confezione esposta da 250 g sarebbe costata € 0,46, poco nevvero?
E come volevasi dimostrare, alla cassa la famosa confezione da 250 g l’ho poi pagata € 1,74.

Quando, con la carogna sulle spalle, io e mia moglie siamo andati a chiedere spiegazioni al punto d’ascolto, la gentile signora Coop ci ha spiegato che è normale, che i cartellini sono dei prestampati, che il prezzo delle confezioni è sempre da intersi per la confezione intera, la rava e la fava e che se volevamo potevamo rendere il prodotto e alla via così.

Passi tutto eh, ma se per tutti gli altri prodotti di tutti gli altri scaffali il prezzo esposto indica sia il prezzo della confezione che il relativo prezzo al kilo perchè nelle verdure non è così?
Eppoi la giustificazione dei prestampati è un po’ un arrampicarsi sugli specchi. Infatti i prezzi vengono scritti a mano con un pennarello bianco. Quantomeno sarebbe bastato barrare le lettere “/kg” rendendo evidente anche alla Casalinga di Voghera che il prezzo era da intendersi non al kilo!

Insomma, a pensar male spesso ci si piglia e per una catena come la Coop, sempre così attenta a trasparenza e correttezza, questa mi pare al minimo una discreta caduta di stile…

…Jena Plissken aveva ragione…

quando diceva:

Più le cose cambiano e più restano le stesse.

Ma che rabbia illudersi che non ci sia del marcio in Danimarca stavolta, che le tue parole non verranno sventrate dalla lama di uno stolto che non distingue il legno che taglia dal ceppo su cui poggia.
Grande il desiderio di fuggire, che il pensiero di respirare la stessa aria che esce dai polmoni dell’imbecille mi fa sentire come avvolto da un pigiama di merda.
Ma non vi è luogo dove l’imbecille non dimori, dove sua madre non partorisca, dove il suo sterco non fiorisca, talmente azotato da impedire ogni vita, seppur vegetale, vita.

Nello spazio nessuno può sentirti urlare e le citazioni dai film mi consolano sempre un po’… ma questo senso di ribrezzo non mi abbandonerà presto

Copyright ~.emMO.~ 2018 - Stiamo comunque tutti molto calmi.
Tech Nerd theme designed by Siteturner