…la certezza del randello e la consolazione nel borsello…

Ieri sera si parlava tra amici, quando A. se ne è uscito con una frase simile a questa:

«Io ero abbastanza d’accordo con la Lega quando si voleva sorpassare il concetto legale di “legittima difesa” in caso di violazione di proprietà privata. In pratica mi sembra giusto che, per reagire ad un’aggressione in casa mia, io possa evitare di pensare ad una reazione equilibrata all’aggressione. Insomma, mica te l’ha detto il dottore di venire in casa mia a rubare, quindi io ti devo poter bastonare senza temere conseguenze legali!»

Che dire, difficile pensarla diversamente. Chiunque abbia subito un sopruso o una violazione personale qualunque in vita sua, ha provato certamente il desiderio di menar le mani o anche il randello.
Vorrei però proporre alcuni spunti di pensiero corollario.

Potendo scegliere, tra il reagire randellando l’aggressore sulla capoccia e l’evitare di essere aggredito in casa mia io credo preferirei sempre la seconda. In questo senso la possibilità di una reazione difensiva spropositata la vedo come un deterrente. Cioè: se vieni in casa mia sappi che la potresti pagare cara, quindi evita.
Ma se ragioniamo in termini di deterrente dobbiamo pensare che:

  • un antifurto sonoro è considerato un deterrente ma non ha mai impedito che i furti avvenissero in qualche modo;
  • se un eventuale ladro è al corrente che potrebbe ricevere un’accoglienza molto ostile è più probabile che a sua volta sia munito di armi più aggressive piuttosto che rinunci del tutto a commettere il misfatto; in questo senso la sicurezza personale è diminuita benchè percepita più alta;
  • se anche io potessi ammazzare il ladro di cui sopra, senza incorrere in conseguenze strettamente legali, restano comunque le conseguenze morali di una società che accetta comportamenti più legati al far-west che a una società moderna e civilmente evoluta.

Un esempio reale sono, con poca fantasia, gli Stati Uniti, dove è noto si possa trattare molto male un violatore di domicilio ma non mi risulta che ci sia un legame fra questa possibilità e una riduzione dei furti, aggressioni, omicidi etc.
Allora proviamo a lavorare di fantasia, immaginiamo per un attimo che esista la certezza assoluta che un crimine venga punito e risarcito. Non vi sentireste più sicuri in casa vostra?
L’effetto deterrente sarebbe assicurato dalla certezza della pena. Io potrei non preoccuparmi dei danni materiali sapendo che saranno risarciti. Dovrei solo pensare all’incolumità personale mia e dei miei cari e per questo nulla è meglio della fuga.

Dunque IMHO la vera radice del problema è da ricercarsi in un desiderio legittimo di sicurezza personale. E la soluzione non è certamente nella possibilità di reagire con violenza alla violenza ma piuttosto in un sistema politico, giuridico e di polizia che assicuri al cittadino la certezza della pena per i malfattori e un adeguato risarcimento in caso di danni materiali.

In questo contesto, oggi leggo volentieri la notizia che il Comune di Buccinasco offre a tutti i suoi cittadini un’assicurazione gratuita contro furti e rapine.

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