tocco per la prima volta il suolo sudamericano
più precisamente a Caraca, senza la esse, da queste parti usa così
la prima impressione è duale fisicamente e visivamente, bianchi e neri, caldo e freddo, verde e cemento, case e montagne, strade e case
milioni di persone e io ho il culo di non trovare fila nei 40 km di autostrada fra l’aeroporto e l’albergo;
sarà un segno? ci penso poi, ora rintronato dal jet lag sto facendo una fatica dell’eva a scrivere e mi riesce di pensare solo al caldo umido e all’aria condizionata… caldofreddocaldofreddocaldofreddo… peggio che a Los Angeles