…bambini presi per mano da bambini isterici…

Ogni volta la stessa storia che si ripete imperterrita, indifferente al progresso, testarda come un mulo coi paraocchi.

La gente si spegne, passa a miglior vita, manca ma non muore mai.
Difficilmente ti prende un cancro, molto più probabilmente ti coglierà un brutto male.
Un uomo, un folle, comunque un uomo, uccide e si ritirano videogiochi violenti dai negozi.
Altri uomini, folli, comunque uomini, si uccidono portandosi dietro migliaia di inermi e si cancellano torri dai film, si evita di trasmettere alcune canzoni via radio.
Una ragazza si droga ed è colpa della musica.
Luoghi comuni, idiozie palesi se non si trattasse della nostra reale quotidianità.

Incapaci di comprendere la portata di un evento lo rendiamo significante dell’intera esistenza.
Impossibilitati ad abbracciare l’incompreso attribuiamo relazioni causa-effetto che ci facciano dormire tranquilli.
Senza i mezzi per gestire la complessità riduciamo tutto a qualcosa di semplice, così semplice da poter essere spazzato con un colpo di spugna alla bisogna.
E non importa quanti secoli di religioni e morali abbiano attraversato le società; c’è sempre un nemico piccolo e subdolo pronto a minare le basi della società civile, come un tarlo in un maestoso tavolo di legno.

Così questa tensione costante alla tutela, che non riesce ad esprimersi diversamente se non con una riduzione delle libertà personali.
Non credo ci sia un disegno oscuro dietro a questo modo di pensare e di agire. Credo piuttosto che ognuno di noi si senta migliore degli altri e che nulla al mondo ci possa far desistere dal pensare di essere sempre dalla parte della ragione.
Se esistono persone migliori di altre, allora le prime, forti della loro giusta morale, dovranno farsi carico delle seconde, pensando per loro, agendo per loro; perchè i peggiori non possono vivere correttamente se i migliori non li instradano sulla retta via.

Ma una società trattata da infanti non crescerà mai, come un bambino non imparerà mai ad essere adulto se non sbaglia, se non si brucia, se non si ribella.
Siamo tutti vittime di genitori mai cresciuti e di divinità troppo paterne.

 

UPDATE: che poi poco cresciuti è un eufemismo che sta ad intendere imbecilli. A titolo di esempio ecco una cosa che mi manda ai nervi da 10 anni.

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